Santo e Dottore della Chiesa, Alfonso nasce a Marinella, vicino Napoli, nel 1696, primo di otto figli. La sua famiglia, di nobile lignaggio, appartiene al casato dei marchesi D’Avenia.
Irrobustito da una solida educazione religiosa impartitagli principalmente dalla madre, Alfonso si dedica fino all’età matura a studi classici, per avviarsi alla carriera forense, che intraprende con successo. Deluso durante un procedimento dalla troppa falsità che vi ravvede, Alfonso abbandona la carriera per approdare, nel 1726, all’ordinazione sacerdotale, seguita dalla fondazione della Congregazione del Santissimo Redentore.
Nominato vescovo di Sant’Agata dei Goti si dedica con slancio all’evangelizzazione e alle cure di quell’area allora montagnosa e rurale.
Sant’Alfonso termina la sua vita – dopo anni di sofferenze dovute a un’artropatia deformante che lo lascerà anche praticamente cieco – a Nocera de’ pagani, vicino a Salerno, nel 1787.
Brillante studente e insigne teologo Sant’Alfonso vanta una vasta produzione scritta, fra cui spicca la sua Teologia morale; il suo amore per la Madonna traspare in ogni sua opera, in cui si prefigge l’obiettivo di difendere – oltre all’infallibilità pontificia – la verginità di Maria, alla quale dedicherà anche l’opera “Le glorie di Maria”. Autore anche di molte altre opere di pietà, utili alla formazione del popolo, è ricordato anche per aver ideato il canto natalizio “Tu scendi dalle stelle”.