Maria Santissima, generosità che non si batte
Se, leggendo queste cose, qualche critico pensasse che qui parlo per esagerazione e per devozione spinta, ohimè! egli non mi capisce sia perché è un uomo carnale che non gusta le cose dello spirito, sia perché è del mondo – di quel mondo che non può ricevere lo Spirito Santo – sia perché è un critico orgoglioso che condanna o disprezza tutto quanto non capisce. Invece coloro che non sono nati da sangue, né da volere di carne, né da volere di uomo, ma da Dio e da Maria, mi capiscono e mi gustano. Ed anche per essi scrivo queste cose.
Riprendendo il discorso interrotto, dico agli uni e agli altri che la divina Maria – la più fedele e generosa di tutte le pure creature – non si lascia mai vincere in amore e in generosità. «Per un uovo dà un bove», dice un sant’uomo; e cioè, in contraccambio del poco che le si dà, essa dà molto di ciò che ha ricevuto da Dio. Pertanto, se un’anima si dà a lei senza riserva, anche lei si dà senza riserva a quest’anima, purché riponga in lei ogni fiducia, senza presunzione e da parte sua si impegni ad acquistare le virtù e domare le passioni.
I servi fedeli della Vergine santa ripetano dunque arditamente con san Giovanni Damasceno: «O Madre di Dio, se ho fiducia in te sarò salvato, sotto la tua protezione non temerò di nulla, con il tuo soccorso combatterò e metterò in fuga i miei nemici. Infatti, la tua devozione è un’arma di salvezza che Dio dà a coloro che vuole salvare».
VD (180-182)