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San Bernardo di Chiaravalle

Abate e Dottore della Chiesa


ORIGINI

Nato a Dijion nel 1091 da genitori nobili, terzo di sette fratelli, visse i primi anni senza che gli mancasse nulla e fu educato sia negli studi – nella scuola dei canonici di Notre Dame di Saint-Vorles – che nell’amore di Dio, a cui i genitori prestavano molta attenzione.

LA CHIAMATA

Bernardo sentiva in sé la voce del Signore e, intorno ai 18 anni – quando da poco aveva perso la madre – ebbe l’apparizione del Bambino Gesù, che aumentò il suo amore per il Redentore e lo legò per sempre al mistero dell’Incarnazione.

A vent’anni, insieme ad alcuni fratelli, parenti e amici iniziò a fare vita ritirata dal mondo e, dopo pochi mesi, insieme a chi lo aveva seguito, si fece monaco cistercense presso il monastero di Citeaux.

In pochi anni – grazie a un fervore che lo spingeva a motivarsi dicendo a se stesso: “Bernardo, a che fine sei venuto qui?” per fare sempre di più – guadagnò la fiducia dell’abate, che lo inviò insieme a dodici compagni, a fondare un nuovo monastero nella Champagne, a Clairvaux, in Italia nota come Chiaravalle. Alla morte dell’abate, pochi anni dopo, fu Bernardo ad essere eletto, a soli 25 anni.

L’OPERA

Difese il papato con diverse missioni in tutta Europa e, tornato al monastero, predicava l’austerità e le rinunce nel rispetto dei poveri.

Bernardo fu uno scrittore prolifico: restano dei suoi lavori 331 sermoni, oltre cinquecento lettere e numerosi trattati teologici, senza contare gli scritti in cui espresse amore filiale alla Vergine: ogni giorno le dedicava un’offerta e non perdeva occasione per diffondere l’amore alla Grande Madre di Dio, invocata come Stella di Dio e mediatrice di ogni grazia. Non a caso Dante scelse proprio lui per pronunciare la preghiera alla Madonna nella Divina Commedia (Paradiso, XXXIII canto).

Nella sua opera De diligendo Deo il santo spiega che esistono quattro gradi di perfezione per riuscire a incontrare l’amore di Dio, indissolubilmente legati all’umiltà.

Sono oltre ottocento gli episodi delle fonti che narrano i doni taumaturgici concessi da Dio a San Bernardo: guarigioni, esorcismi, conoscenze soprannaturali e poteri sulla natura.

LA FINE DELLA VITA TERRENA

Limitato dai problemi fisici, negli ultimi anni della sua vita si dedicò alla sistemazione del corpus dei suoi scritti, revisionati fino alla morte, sopraggiunta per un cancro allo stomaco. Il santo aveva 62 anni.

Bernardo fu proclamato santo da Papa Alessandro III nel 1174 e dottore della Chiesa da Pio VIII, nel 1830. La sua memoria liturgica si celebra il 20 agosto.